AEO: perché l’Authoritative Entity Optimization è il futuro della SEO

Negli ultimi anni la SEO tradizionale – basata su keyword, link building e ottimizzazione tecnica – si è trasformata profondamente. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale nei motori di ricerca (Google Search Generative Experience, Bing Copilot, Perplexity e altri), non conta più solo “posizionarsi su Google”: oggi la vera sfida è diventare l’entità autorevole di riferimento su un determinato argomento.
È qui che entra in gioco l’AEO (Authoritative Entity Optimization).

Cos’è l’AEO?

L’AEO è l’evoluzione della SEO: invece di concentrarsi soltanto sulle pagine e sulle parole chiave, lavora per rendere persone, aziende e brand riconosciuti come entità affidabili e competenti dai motori di ricerca.

In pratica, significa fare in modo che quando qualcuno chiede a un’AI o a un motore di ricerca una domanda nel tuo settore, la risposta arrivi da te.

Perché è fondamentale?

  • AI-first search: gli assistenti conversazionali non mostrano più 10 link, ma una risposta unica o poche fonti autorevoli. Se non sei lì dentro, sei invisibile.
  • Trust & reputation: l’algoritmo non valuta solo la tua pagina, ma la credibilità complessiva del tuo brand online.
  • User behavior: gli utenti non “navigano” più come prima: vogliono risposte immediate, sintetiche e certificate.

Le leve dell’AEO

Per ottimizzare la propria entità autorevole servono diverse azioni coordinate:

  1. Entity-based SEO: strutturare i contenuti attorno ad argomenti e non solo a keyword, usando schema.org, dati strutturati e markup semantico.

  2. Consistenza cross-channel: garantire coerenza di brand e informazioni su sito, social, directory, Wikipedia, Google Business Profile.

  3. Contenuti autorevoli: produrre materiali che non solo rispondano a query, ma che diventino fonte per altri (white paper, guide, case study, dati proprietari).

  4. Digital PR e citazioni: comparire in contesti di qualità, su siti e testate riconosciute, per rafforzare la reputazione.

  5. Expertise dimostrata: valorizzare i profili degli esperti interni, creare collegamenti tra persone, brand e argomenti (concetto di E-E-A-T potenziato).

AEO e business

Le aziende che non si muovono in questa direzione rischiano di essere tagliate fuori dalle comparazioni e dalle risposte generate dall’AI.
Non si tratta più solo di essere “trovati”: si tratta di essere scelti dall’algoritmo come fonte primaria.
Chi inizia ora ad adottare strategie AEO sarà in vantaggio competitivo nei prossimi anni, quando la ricerca generativa diventerà la norma.

👉 Conclusione

La SEO non è morta, ma si è evoluta. L’AEO è il passo successivo: trasformare il tuo brand in una fonte autorevole e riconosciuta. Non basta più ottimizzare pagine: bisogna ottimizzare la tua identità digitale.

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