Gli incentivi 2019 per la trasformazione digitale delle aziende italiane in ottica 4.0. Ecco i principali vantaggi per le pmi italiane…
Il futuro appartiene a cloud, internet of things, dispositivi weareable e intelligenza artificiale. Sono loro i protagonisti di questa quarta rivoluzione industriale. Ma siamo sicuri che questo futuro non sia già qui?
Secondo la ricerca “The Future of the Jobs” presentata al World Economic Forum nel 2016, nei prossimi anni, fattori tecnologici e demografici influenzeranno profondamente l’evoluzione del lavoro. Alcuni, come la tecnologia del cloud e la flessibilità del lavoro, stanno influenzando le dinamiche già adesso e lo faranno ancora di più nei prossimi 2-3 anni.
Ecco perché, più che parlare di futuro prossimo, sarebbe più corretto parlare di presente…
Il punto è che molte grandi imprese, negli ultimi anni, hanno avviato un processo di trasformazione digitale in ottica 4.0 perché hanno colto i benefici e le opportunità che queste nuove tecnologie possono portare per il loro business.
Discorso diverso per le PMI. Finora poco più del 20% si è mossa in tal senso, ma questa percentuale è destinata ad aumentare grazie ad una serie di incentivi e agevolazioni mai così vantaggiose come quest’anno.
Sono quelli contenuti nel Piano Industria 4.0 che è stato prorogato per tutto il 2019.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Il Ministero dello Sviluppo Economico lo definisce come:
“…l ‘occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: operare in una logica di neutralità tecnologica, intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali e agire su fattori abilitanti”.
Iper ammortamento
L’iper ammortamento è la maggiorazione del costo di acquisizione per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0.
Si tratta della misura più celebre del piano di industria 4.0 e, da quest’anno è ancora più conveniente proprio per le pmi perché, rispetto alla versione 2018, quando la maggiorazione del costo che fino all’anno scorso era del 150%, la nuova disciplina prevede nuove modulazioni a seconda dell’entità degli investimenti:
170% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
100% per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro
50% per investimenti da 10 milioni di euro a 20 milioni di euro
0% per la parte di investimenti complessivi eccedente il limite di 20 milioni di euro
Questo significa che proprio le PMI, ovvero quelle che possono investire cifre inferiori a 2,5 milioni di euro per la propria digital transformation in ottica 4.0 potranno ammortizzare i macchinari acquistati al 170% del proprio valore. E potranno farlo semplicemente mettendo semplicemente a bilancio il valore maggiorato (dopo aver rispettato tempi e modalità di acquisto).
La rivoluzione è nel Cloud
Ma la modifica più importante per il 2019 è quella che apre all’opportunità di accedere all’iper ammortamento anche per i canoni annui corrisposti per i software su piattaforme cloud in ottica 4.0. Se, fino al 2018, l’agevolazione era riservata all’acquisto diretto delle licenze, dal 2019 sono iper ammortizzabili anche i programmi pay per use.
Piuttosto che acquistare licenze complete costose per programmi che si utilizzano solo in minima parte, sempre più PMI scelgono il modello di software as a service acquistando solo determinati moduli di un programma che resta sui server del provider ed è accessibile tramite cloud.
In pratica, un’azienda può acquistare software in cloud in ottica 4.0 ammortizzandone il costo con una maggiorazione del 40%. Ma ad una condizione: questo vantaggio è riservato alle imprese che hanno effettuato almeno un investimento in un bene materiale. Infatti la disciplina prevede espressamente l’agevolazione per beni immateriali come software, piattaforme e applicazioni connesse a investimenti in beni materiali “Industria 4.0” ovvero a macchinari e impianti. Insomma, il programma deve essere connesso alle macchine per implementarne le funzioni 4.0.
Le altre misure
L’iper ammortamento è sicuramente il cardine del Piano Industria 4.0, ma tra le altre misure da prendere in considerazione segnaliamo:
- Fondo di Garanzia PMI 2019 – A dispetto del nome non si tratta di un contributo in denaro vero e proprio, bensì di una misura per agevolare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese anche in assenza di garanzie reali. Questo fondo è una garanzia da parte dello Stato sulle risorse concesse dalle banche alle aziende fino al 60% del finanziamento richiesto entro un limite massimo di 1,5 milioni di euro.
- L’erogazione del contributo per beni strumentali – Nota anche come “Nuova Sabatini” questa misura, valida fino al 31 dicembre 2019, sostiene gli investimenti nuovi in macchinari, attrezzature, impianti, autocarri, beni strumentali con finanziamenti a tassi agevolati (2,75% per gli investimenti ordinari e 3,575% per investimenti in tecnologie dell’Industria 4.0) per investimenti di importo compreso tra 20 mila e 2 milioni di euro. Durata massima del finanziamento non superiore a 5 anni.
- Credito d’imposta Formazione 4.0 – Si tratta di un credito d’imposta del 40% delle spese per le attività di formazione ammissibili del personale dipendente, entro il limite massimo di 300 mila euro.
e le altre misure si può consultare direttamente il Piano Industria 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico
Conclusioni
Si apre dunque, per le PMI la stagione della digital transformation. Conoscere le agevolazioni è importante per sfruttare queste misure a proprio favore e garantirsi le tecnologie per essere competitive anche in futuro. La quarta rivoluzione industriale è nel suo culmine: affrontarla da protagonisti significa investire sulle propria azienda potenziandone le performance ripensando modelli di business per costruire aziende sempre più digitali e interconnesse.
Come dice l’autore statunitense Brian Tracy: “Paragona la tua prestazione con quella dei migliori concorrenti. Pensa a come puoi batterli la prossima volta”.